Ciao ragazze grande collaborazione con una prestigiosa azienda IL MOLINO CHIAVAZZA, la quale mi ha omaggiata delle sue farine per farmele provare per le mie ricettine che a breve postero' ora vi elenchero' i vari tipi di farina che mi sono arrivati:
*FARINA INTEGRALE
*FARINA ANTIGRUMI
*FARINA DI CECI
*FARINA MANITOBA
*FARINA SEMOLA RIMACINATA
*FARINA "0"
*AMIZEA AMIDO DI MAIS
La FARINA INTEGRALE di IL MOLINO CHIAVAZZA è ottima per preparare pasta fresca, focacce e prodotti da forno integrali.
La FARINA "OO" di GRANO TENERO ANTIGRUMI di IL MOLINO CHIAVAZZA è ideale per preparare pasta fresca, gnocchi e preparazioni di pasticceria.
La FARINA di CECI di IL MOLINO CHIAVAZZA è ideale per preparare la tipica farinata e tante altre tipiche ricette regionali.
La FARINA TIPO O di GRANO TENERO MANITOBA è ideale per i prodotti da forno e lievitati.
La farina di IL MOLINO CHIAVAZZA di SEMOLA RIMACINATA di GRANO DURO è ideale per pane, pizze, focacce, prodotti da forno e pasta fresca.
La farina di IL MOLINO CHIAVAZZA FARINA "O" è ideale per preparare torte, pan di spagna, pizze, focacce, pasta fresca o pèer impanare.
L'AMIDO di MAIS AMIZEA di IL MOLINO CHIAVAZZA è per torte, budini, per creme e minestre.Per dolci soffici dal gusto delicato.
Queste sono le ottime farine di cui sono stata omaggiata.
Come e quando nasce IL MOLINO CHIAVAZZA
Le origini
L'attività
risale al 1955, anno in cui i fratelli Andrea e Luigi Chiavazza, già
proprietari di una panetteria all'ingresso dell'abitato di Casalgrasso,
prendono in affitto il vecchio molino a quattro palmenti alimentato
dalle acque del canale Rio Freddo, utilizzato per la battitura della
canapa e per la macinazione di frumento e segale.
La gestione del molino è affidata ai figli di Luigi, Bartolomeo
(1924-2009) e Giuseppe (1936), che sostituiscono i vecchi palmenti con
rulli meccanici, trasformando il molino ad alta macinazione con una
capacità giornaliera di trasformazione di 120 quintali di grano. In
quello stesso anno Bartolomeo sposa Giuseppina Bauducco di Pancalieri
che resterà sempre al suo fianco nella gestione del molino.
Gli anni Sessanta
Negli
anni del "miracolo economico" (1958-1964) avviene una svolta nei
consumi. Le imprese introducono nuove tecnologie, ampliano la capacità
produttiva e allargano le reti distributive. Nel 1959, i fratelli
Bartolomeo e Giuseppe Chiavazza acquistano il molino e avviano la
costruzione del fabbricato adibito a silos e magazzino. La potenzialità
del molino è portata in un primo tempo a 280 quintali al giorno, cinque
anni dopo a 700, per arrivare a 1300 quintali alla fine
degli anni Sessanta con l'installazione di nuovi cilindri. Il trasporto
pneumatico sostituisce gli ingombranti elevatori a tazze e le coclee di
raccolta. Le tubazioni di legno lasciano il posto a quelle metalliche a
elementi scomponibili. I macchinari di nuova concezione sono meno
ingombranti, permettono di semplificare i diagrammi di lavorazione e
migliorare le rese. Nel frattempo avviene una svolta commerciale
determinante: il molino Chiavazza inizia a confezionare farina in
pacchetti per servire i primi supermercati della Lombardia. Una sfida
destinata a condizionare il futuro dell'azienda e a dare presto i suoi
frutti.
Gli anni Settanta - Ottanta
Panifici
e pastifici sono i principali clienti del Molino Chiavazza; in diverse
occasioni l'esportazione verso i mercati terzi rappresenta un importante
mercato di sbocco. Nel frattempo crescono i punti vendita della
distribuzione organizzata, destinati ad assorbire quote sempre maggiori
di prodotti confezionati a marchio proprio o del produttore. Le vendite
ai "supermercati" garantiscono continuità alle
vendite nel corso dell'anno, permettono di programmare le produzioni e
consentono di collocare i prodotti su tutto o su buona parte del
territorio nazionale, senza dover disporre di una struttura commerciale e
distributiva troppo capillare. Il Molino Chiavazza abbandona
gradualmente la clientela tradizionale per puntare proprio su questi
nuovi canali di vendita, realizzando confezioni a marchio di alcune
insegne commerciali.
Nel 1977, con l'installazione di nuovi macchinari, raddoppia la capacità produttiva del reparto confezionamento. All'inizio degli anni Ottanta l'impianto molitorio può contare su una capacità produttiva di 260 tonnellate al giorno di grano macinato; nell'arco di un decennio la produzione raggiunge le 400 tonnellate al giorno.
Nel 1977, con l'installazione di nuovi macchinari, raddoppia la capacità produttiva del reparto confezionamento. All'inizio degli anni Ottanta l'impianto molitorio può contare su una capacità produttiva di 260 tonnellate al giorno di grano macinato; nell'arco di un decennio la produzione raggiunge le 400 tonnellate al giorno.
Gli anni Novanta - Duemila
Per
fare fronte alla nuove commesse, all'inizio degli anni Novanta il
Molino Chiavazza realizza un moderno fabbricato per la produzione e lo
stoccaggio di pacchetti di farina destinati ai supermercati. Intanto la
guida dell'azienda passa a Luigi Chiavazza e alla moglie Silvia Giacosa.
Tra la fine degli anni Ottanta e Novanta, Chiavazza acquisisce l'intero
pacchetto di controllo di un'altra società, l'AL.NA., poi trasferita
nell'area industriale di Pancalieri. Quest'azienda, già fornitrice di
alcune catene della distribuzione
organizzata, si specializza nel confezionamento di un'ampia gamma di
prodotti destinati al consumo finale.
Alla fine degli anni Novanta lo scenario competitivo si fa più
complesso: il mercato alimentare è sempre più affollato e il trade fa da
padrone. L'industria di marca deve ricorrere non solo a strumenti di
marketing, ma anche a barriere tecnologiche e di efficienza produttiva.
Per rafforzare il proprio marchio di fabbrica, il Molino Chiavazza mette
in atto una precisa strategia di marketing: investe nel packaging, nei
nuovi formati e nei servizi al consumatore. I nuovi prodotti non sono
più soltanto commodity; puntano ad avere innovazione, barriere
tecnologiche e valore aggiunto. Il Molino Chiavazza amplia l'offerta con
i prodotti realizzati anche nello stabilimento AL.NA. di Pancalieri e
punta a diversificare l'offerta introducendo semilavorati e miscele già
pronte.
Oggi
L'azienda
si è mantenuta flessibile, pronta a soddisfare e ad anticipare le
richieste del mercato. Dispone di due stabilimenti produttivi: uno a
Casalgrasso, in provincia di Cuneo, dove produce e confeziona farine di
grano tenero, e uno a Pancalieri, in provincia di Torino, dove si
confezionano farine, semole, polente e diverse specialità alimentari.
Forte dell'esperienza maturata, l'azienda ha
ampliato la gamma dei prodotti creando nel 2007 la linea di preparati
per torte, creme e budini "Dolce Mondo Antico" e nel 2010 la linea di
preparati per pane "Forno di Casa Mia".
L'attenzione crescente alla qualità, alla logistica e all'organizzazione
ha permesso di riscuotere la fiducia di clienti importanti. Oggi il
Molino Chiavazza è una delle più significative aziende molitorie e uno
dei principali produttori nazionali di
farine, destinate al consumo finale e professionale, confezionate sia a
marchio proprio sia sotto l'insegna delle principali catene
distributive. Con la scomparsa di Bartolomeo Chiavazza nell'aprile 2009,
la carica di presidente della società è ora ricoperta dal fratello
co-fondatore Giuseppe Chiavazza.
A breve postero' delle mie ricettine preparate con queste splendide farine.....a presto care bloggherine con IL MOLINO CHIAVAZZA. E per saperne di piu' vi consiglio di visitare il loro sito: www.molinochiavazza.it
A breve postero' delle mie ricettine preparate con queste splendide farine.....a presto care bloggherine con IL MOLINO CHIAVAZZA. E per saperne di piu' vi consiglio di visitare il loro sito: www.molinochiavazza.it
Quanti tipi di farine! Davvero credo siano buoni prodotti!
RispondiEliminaBEI PACCHI SONO DA PROVARE GRZ
RispondiEliminaQuante belle farine, con quella di ceci di solito preparo i panini al rosmarino, buonissimi
RispondiEliminaho provato il loro cous cous ed è veramente fantastico!
RispondiEliminaottimo post molto dettagliato, io vado a cercarla al supermarket perchè domani voglio fare il panbrioche!
RispondiEliminaquanti prodotti , chissà quante cose buone preparerai!
RispondiEliminaMai usate queste farine, mi piacerebbe farlo però. Vado a dare un'occhiata al sito per saperne di più
RispondiEliminaquanti bei prodotti! chissà che creazioni ci presenterai
RispondiEliminale farine sono buonissime, io ho preparato ottime ricettine ora aspetto le tue :P
RispondiEliminaora ti puoi sbizzarrire con tutte queste farine...anche io ho fatto alcune ricette col molino chiavazza...
RispondiEliminaQuante farine, che bel post . Ora faci vedere quanto sei brava!!:)
RispondiEliminaManitoba è ottima, la uso sempre del Molino
RispondiEliminaSembrano ottime
RispondiEliminaOttima collaborazione e che varietà di farine!!!
RispondiEliminaIo adoro la farinata e cercherò sicuramente la farina di ceci di Molino Chiavazza per realizzarla!
quanta farina c'è ne veramente per tutti gusti mi incuriosisce la FARINA DI CECI chi sa cosa ci prepari
RispondiEliminaCi preparo le panelle specialita' siciliana.
EliminaDEVO CERCARLE NELLA MIA ZONA DEVO VERAMENTE PROVARLE
RispondiEliminaWow che varietà di scelta...io nella mia zona nn le trovo...cercherò meglio!!
RispondiEliminaNON USO QUESTA FARINA, MA MI PAICEREBBE PROVARLA
RispondiEliminaquante ricette potrai realizzare ^_^
RispondiEliminaConosco questa farina...uso tantissimo qella di mais...è ottima!!
RispondiEliminaCe l'abbiamo proprio in casa ora la farina Antigrumi de Il Mulino!!
RispondiEliminaXOXO
Marci&Cami
www.paillettesandchampagne.com
Conosco le farine Molino e sono veramente buone.
RispondiEliminacomplimenti non conoscevo tutte queste varianti
RispondiEliminaottime tutte queste variantimi incuriosisce e quindi devo provare quella integrale........grazie
RispondiEliminaappena iscritta! complimenti per la collaborazione!!!! io uso solo molino chiavazza!
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